Smart home e app di gestione, l’importanza dell’efficientamento energetico domestico 

Dall’impianto fotovoltaico al contatore intelligente passando per gli elettrodomestici smart: la transizione ecologica si fa anche in casa  

Articolo a cura di Sara Perinetto

La crisi climatica, con i suoi effetti sempre più concreti sulla vita quotidiana dei singoli e l’economia della collettività, e la crisi energetica derivata dalla situazione di incertezza geopolitica globale hanno reso sempre più evidente la necessità di un uso prudente delle risorse e dell’energia 

In questo contesto, grazie soprattutto alla creazione di comunità energetiche e alla produzione domestica di energia condivisibile in rete, come per esempio con l’installazione di impianti fotovoltaici, gli utenti finali sono diventati prosumer, cioè al contempo produttori e consumatori di energia. Tutto ciò ha aumentato la necessità di poter gestire il funzionamento degli impianti domestici di produzione e consumo di energia in modo rapido, semplice e affidabile, trasformando la casa in una smart home  

L’importanza delle smart home 

La produzione decentralizzata di energia porta con sé il rischio di stressare la rete di distribuzione elettrica, soprattutto in ottica di aumento della domanda di energia. La condivisione di energia tra prosumer e utility elettriche e la capacità che questi hanno di comunicare tra loro è quindi sempre più importante. Intelligenza artificiale e machine learning svolgono in questo un ruolo fondamentale, supportando l’uso smart di elettrodomestici, caricatori per veicoli elettrici, batterie, pompe di calore ma anche impianti fotovoltaici. 

La presenza in una smart home di un contatore intelligente, per esempio, permette di gestire una grande quantità di dati generati attraverso misurazioni automatiche, ottimizzando l’utilizzo dei dispositivi collegati. Sia contribuendo a ridurre lo stress sulla rete elettrica, sia in termini di rilevamento immediato di eventuali problemi che possono generare sprechi e malfunzionamenti. Ma anche in termini di tempo e denaro: utilizzare l’energia quando costa meno o quando maggiore è la produzione dei pannelli fotovoltaici può infatti garantire un risparmio in bolletta. 

Anche per gli impianti fotovoltaici con accumulo la gestione smart della casa è preziosa. Avere a disposizione sul proprio smartphone dati in tempo reale sull’energia prodotta, la capacità della batteria e i consumi permette di conoscere meglio le prestazioni del proprio impianto e intervenire subito in caso di anomalie, soprattutto se i dati sono inviati anche all’azienda che si occupa della manutenzione dell’impianto. Ma un energy management system smart in grado di collegarsi a internet può anche verificare le previsioni meteorologiche in tempo reale e adeguare il consumo dell’energia alle ore di sole previste, mentre l’interazione con elettrodomestici smart può farli attivare quando, per esempio, la produzione eccede la capacità d’accumulo della batteria. 

Il mercato italiano delle smart home 

Quello delle smart home è un mercato in crescita anche in Italia. Sebbene la spesa pro capite sia ancora di molto inferiore alla media europea (13,7 euro per abitante contro 28,8), come rileva una ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il settore nel 2023 ha raggiunto quota 810 milioni di euro, +5% rispetto al 2022, con un tasso di crescita più alto della media europea.  

Cresce anche il numero di aziende che propone servizi innovativi grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi e all'integrazione delle soluzioni IoT con algoritmi di intelligenza artificiale. La vendita dei dispositivi hardware è vista come un mezzo per ampliare la propria base clienti, e le aziende iniziano a guardare con maggiore consapevolezza alle nuove soluzioni IoT basate su AI e big data. 

A trainare le vendite di sistemi smart home sono le soluzioni per la sicurezza, col 24% del mercato, poi gli elettrodomestici smart (19%) e solo al terzo posto i sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart (18% del mercato) che però accelerano l’adozione di nuove tecnologie efficienti, come pompe di calore, , valvole termostatiche intelligenti e condizionatori intelligenti, sebbene la riduzione degli incentivi statali abbia fatto registrare un calo nelle vendite 

Per quanto riguarda la gestione della smart home, “l’app si conferma la principale interfaccia tra utente e i vari dispositivi smart (54%) ma c’è ancora del lavoro da fare”, spiega Angela Tumino, Direttrice dell’Osservatorio Internet of Things. Se infatti il 92% dei consumatori è molto soddisfatto del livello di usabilità dell’app come interfaccia tra smart home e utente, e il 60% le usa ogni giorno, solo l’11% utilizza la stessa app per gestire dispositivi di brand differenti, evidenziando l’esigenza di un’esperienza meno frammentata.